Per days of wine and roses («giorni di vino e rose») il Collins dà la seguente definizione: a period of happiness and prosperity («un periodo di felicità e di prosperità»).
Alcuni anni fa mi sono trovata ad affrontare un momento piuttosto difficile e pesante dal punto di vista personale.
Sono dell’opinione che in questi casi la cosa migliore sia prendere le distanze dalla quotidianità. Soltanto così ci si può realmente centrare su se stessi, in modo da avere una visione più chiara della propria situazione e individuare possibili soluzioni e nuove opportunità.
E dunque sono partita alla volta dell’Alto Adige, per incontrare alcune delle mie più care amiche e fare il pieno di Bellezza, sorprese ed energie nuove.
Siccome sono da sempre appassionata di cultura enogastronomica, durante il mio viaggio ho deciso di fare visita a una rinomata tenuta vinicola.
Mentre degustavo un elegantissimo Pinot nero, ho avuto un guizzo (una sorta di «Tig moment – a moment of getting it», secondo la calzante definizione di Meghan, la Duchessa di Sussex): finalmente era giunto il momento di dare un nuovo corso alla mia vita e di fare quello che, per un motivo o per l’altro, avevo da troppo tempo rimandato.
Al mio ritorno, quindi, mi sono subito iscritta al corso per sommelier della Scuola specializzata superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona e ho deciso di combinare i due aspetti fondamentali della mia vita, professionale e non: il vino e le parole.*
Gli anni seguenti, pieni di scoperte, di ispirazione, di soddisfazioni e di gratitudine, si sono svolti all’insegna dello studio, degli esami e del lavoro sul campo.
Ne è valsa la pena? Posso rispondere di sì, senza alcuna ombra di dubbio.
Questo impegno, il mio impegno, continua tuttora. E continuerà anche in futuro, sempre con la curiosità e l’entusiasmo di scoprire dove mi porterà.
* E le rose? Tranquilli: ci sono anche quelle, nel mio giardino!
